Osterie d’Italia: da 35 anni premia la cultura del buon cibo

È in libreria l’edizione 2025 della guida Slow Food, che recensisce oltre 1900 locali, segnalati per la cucina territoriale, la selezione degli ingredienti e l’accoglienza.

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Ricca di novità è l’edizione 2025 della guida “Osterie d’Italia” di Slow Food Editore a conferma che l’identità dell’osteria continua a evolvere al passo con i tempi, ma si mantiene forte ed è scelta da un target sempre più ampio e giovane di gourmet e appassionati di gastronomia.

La crescita dei locali segnalati

L’edizione 2025 di Osterie d’Italia racconta, come ormai da tradizione, la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 250 collaboratori sparsi in tutta Italia, una rete fitta e capillare di appassionati che visitano in anonimato innumerevoli locali. Infatti sono ben 1917 gli esercizi segnalati nell’edizione 2025: accanto alle osterie, ai ristoranti, alle enoteche con cucina e agli agriturismi, c’è una novità.

La novità del 2025

Quest’anno, infatti, è stata introdotta una nuova sezione, chiamata “Locali Quotidiani”, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative, come pastifici, pub, enoteche e gastronomie, le cui caratteristiche – in primis, l’attenzione e l’aderenza al territorio, la selezione di materie prime e un particolare stile di accoglienza, attento alla convivialità – rientrano, a tutti gli effetti, nell’idea di osteria di Slow Food. Spesso sono luoghi informali, semplici, spesso poco strutturati, talvolta costituiti da nient’altro che qualche tavolino accanto a un banco, fornito però dei migliori prodotti e primizie, dove ci si può fermare per un pasto veloce, senza rinunciare al piacere della tavola e della scoperta.

Quasi 500 nuovi ingressi

Questa nuova sezione, che si trova in fondo alla guida, ha largamente contribuito al numero di nuovi indirizzi, inseriti nella guida, poiché, da soli, i “Locali Quotidiani” sono 134, che andando a sommarsi a tutte le altre novità, fa lievitare a 460 i nuovi ingressi, a testimonianza di un settore che continua a crescere e rinnovarsi.

La buona pasta italiana.

Dei 1917 locali segnalati nell’edizione 2025, ben 324 sono i locali premiati con il massimo riconoscimento della Chiocciola, assegnato alle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food.

Guardando alle regioni, quelle con più osterie segnalate sono il Piemonte (178) e, subito dietro, Campania (172) e Toscana (164).

 

www.slowfoodeditore.it

Lamberto Mazzotti