Affacciata su uno dei golfi più belli del Mediterraneo, La Spezia è una città con una ricca storia marinara e un entroterra sorprendente. Con il suo porto, i musei, i negozi e i ristoranti di pesce, la città ligure si conferma una destinazione ricca e variegata.

Il Lungomare offre una bella passeggiata, che si sviluppa lungo tutta l’area di attracco di navi e barche. Poco distante si trova l’Arsenale della Marina Militare, con l’originale Museo Navale, al cui interno si possono vedere i modellini dei vascelli delle marine fino al secolo scorso, le armi subacquee e i mezzi d’assalto, oltre che le suggestive polene, sculture in legno che venivano apposte sulla prua delle navi.
Lungo via del Prione, affollata di negozi, si apre all’interno del convento di San Francesco da Paola, il Museo Amedeo Lia, che espone le opere acquisite dal collezionista Amedeo Lia, inclusi dipinti del Tiziano e del Bellini.
Nella parte alta della città, Il trecentesco Castello di san Giorgio ospita il Museo Archeologico, con una bella collezione di reperti romani e preromani, tra cui statue menhir del IV millennio a.C.
La cucina locale spezzina offre una gamma di piatti e ingredienti, che spaziano dai prodotti del mare a quelli dell’entroterra. Si parte dalla focaccia, la farinata di ceci, gli sgabei e i fiori di zucca ripieni. Tipica della zona, la mesciua, una zuppa di legumi e cereali, ma si possono gustare anche dei profumatissimi ravioli di carne, patate ed erbette e delle paste con sugo di coniglio. La Spezia è famosa per il suo mercato ittico, in particolare per l’ampia e qualificata offerta di frutti di mare, protagonisti degli squisiti Muscoli ripieni alla Spezzina.
Il verde della Val di Vara
Alle spalle del capoluogo spezzino si apre l’ampia oasi verde del Levante: la Val di Vara rappresenta, infatti, un territorio di grande interesse storico-naturalistico, nonché agro-alimentare, che si caratterizza per la presenza di numerosi borghi fortificati.
Adagiata nel fondovalle in posizione molto aperta, la piccola città di Brugnato con la sua Cattedrale del XII secolo, sorta su una necropoli paleocristiana. Di notevole pregio l’affresco del XV secolo, che rappresenta San Colombano.

Beverino, racchiuso tra le mura del castello e le case fortificate, offre un interessante spaccato dei borghi medioevali con le sue peculiarità storiche, paesaggistiche ed architettoniche.
Riccò del Golfo custodisce pregevoli esempi di architettura del passato con i suoi vicoli voltati, le case torre, i portali in pietra arenaria lavorati dai locali artigiani.

In Val di Vara, le antiche tecniche di cottura fanno rivivere sapori dal gusto antico come quelli legati agli “erbi” che danno vita ai ripieni dei ravioli, delle torte salate e delle verdure al forno. I funghi sono insostituibili nella preparazione di molti piatti tradizionali, come la polenta, declinata in mille preparazioni differenti. E ancora pesto, sugo di noci e minestrone alla ligure.
L’Incanto delle Cinque Terre
Scendendo verso la costa, si raggiungono le Cinque Terre, incastonate magnificamente tra mare e monti. C’è chi ne ama le bellezze naturali, chi il mare e le sue baie, chi ne apprezza maggiormente il cibo. I piatti a base di pesce, verdure e funghi ben si accompagnano con un buon bicchiere di vino locale. Sulle tipiche fasce terrazzate, sostenute dagli antichi muretti a secco, vengono prodotti dei vini di grande qualità. Protagonista assoluto è l’affascinante Sciacchettrà.

Questo territorio gode, per la sua posizione privilegiata, di un microclima invidiabile, che lo rende vivibile tutto l’anno. E’ il punto di partenza ideale per il trekking: per gli amanti delle passeggiate a piedi, ci sono innumerevoli sentieri, che s’inerpicano sul fianco della riviera, da dove si gode di uno spettacolare paesaggio, affacciato sul mare azzurro.
Il borgo di Monterosso offre al turista la visita della moderna e balneare Fegina oppure quella del medievale centro storico. Qui, fra vicoli stretti e suggestivi, sorge la chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1220. Sul promontorio che sovrasta la cittadina, si può visitare il sistema delle vecchie mura, i resti dell’antico castello e, sulla scogliera ai piedi dell’altura, l’imponente Torre Aurora.
Vernazza, con le sue case colorate è classificato fra i borghi più belli d’Italia e vanta una lunga e consolidata tradizione marinara. Oltre alla chiesa di Santa Margherita di Antiochia, citato per la prima volta nel 1318, Vernazza vanta anche i resti di un possente sistema murale con il Castello Doria, il Belforte, e la Torre del Convento di San Francesco.
Riomaggiore, stretto tra due ripide colline terrazzate, affascina con le sue case variopinte e costruite in verticale. Nella parte alta del borgo si può visitare la chiesa di san Giovanni Battista, mentre in paese merita una sosta l’oratorio di Santa Maria Assunta del 1500.
Si va in Toscana
Lasciando la Liguria, la nostra visita prosegue in Toscana: Massa offre, in centro storico, la visita del Castello Malaspina, del maestoso Palazzo Ducale (XVI sec.) e della Cattedrale dei santi Francesco e Pietro (XIV sec.).
Piatto tipico della cucina massese sono i taglierini nei fagioli, i tordelli di carne al ragù e le lasagne intordellate. Famosa è anche la torta di riso, dolce che registra variazioni di impasto e cottura a seconda del territorio.
Carrara è la capitale mondiale del marmo: le sue origini sono legate a questo prezioso materiale, conosciuto in tutto il mondo, già a partire dall’epoca romana, coll’appellativo di “oro bianco”.
Il nucleo più antico della città è costituito dalla Collegiata di Sant’Andrea, poi divenuta la Cattedrale, famosa per la notevole facciata, interamente rivestita di marmo bianco, alternato a fasce di marmo nero di Colonnata.
Un tour di Carrara deve partire del Castello Malaspina, simbolo della conquistata autonomia cittadina dal potere dei vescovi di Luni.
La visita prosegue al Museo Civico del Marmo. Il suo spazio espositivo, articolato in sei sezioni interne e un’area esterna, offre un’immagine completa e avvincente del patrimonio carrarese, dall’archeologia romana fino alle tecniche più moderne ed innovative di scultura.
La Cooperativa degli Scultori offre un vivace spaccato sul lavoro dei cavatori e sulla millenaria vocazione artistica della città. Qui si possono ammirare le opere di Vighen Avetis, un artista armeno che ha scelto l’Italia come sua seconda patria e Carrara come città ispiratrice della propria arte.
Assai interessante anche la visita al Museo delle Arti di Carrara, che offre una raccolta delle opere acquisite nel corso degli anni dalle varie edizioni della Biennale Internazionale di Scultura, oltre alle innumerevoli donazioni artistiche.
Il ritorno passa dalla Lunigiana
Ritornando verso la Liguria, il nostro tour si conclude in Lunigiana: in posizione dominante sulla piana del fiume Magra, Castelnuovo Magra è un antico borgo, che gode di splendide vedute sul Golfo dei Poeti e verso le Alpi Apuane.
Simbolo del paese è il castello del XII secolo, posto a controllare la via Francigena. Oggi rimangono i resti di tratti delle mura e della fortezza, oltre all’imponente torre di 80 metri a pianta rettangolare.
La cucina della Lunigiana si basa sulla tradizione contadina con torte di verdura, zuppe di legumi, carni di pollame e coniglio e la kizoa, focaccia di farina di grano con salsiccia. Una menzione merita la produzione vinicola, con il bianco Colli di Luni DOC.
Più a valle, al confine tra Liguria e Toscana, emergono i resti dell’antica Luni, colonia romana fondata nel 177 a.C. e, prima dell’inarrestabile impaludamento, importante porto commerciale. Gli scavi archeologici ci hanno restituito un vasto centro urbano con anfiteatro, foro, terme, domus e il tempio di Diana.
La vivace Sarzana e la dolce Spungata
Da Luni si risale verso l’elegante Sarzana, con il perfetto impianto medievale inserito in un vivace ambiente culturale.
Le due fortezze – la pisana Cittadella Firmafede e la Fortezza di Sarzanello, antica residenza vescovile – testimoniano il passato della città, contesa dalle potenze di Pisa, Genova e Firenze.

Lungo l’animata via Mazzini, da non perdere una tappa alla pasticceria Gemmi, fondata dalla famiglia Robbi, pasticceri svizzeri approdati in Lunigiana durante il periodo napoleonico e locale storico d’Italia dal 1934, per gustare il buccellato, gli amaretti, la focaccia sarzanese e, soprattutto, la spungata, squisita e calorica specialità locale, costituita da due strati di pasta sfoglia azzima con un ripieno di confettura, pinoli, mandorle, spezie e aromi.
Ponzano, dove domina il verde e il silenzio
Proseguendo nella val di Magra, si raggiunge Ponzano, frazione collinare di Santo Stefano Magra. Qui il tempo sembra essersi fermato con le antiche case in pietra affacciate sulle strette viuzze acciottolate.
Al confine con la Toscana, Santo Stefano Magra si impone come snodo commerciale fin dal Medioevo, quando era una tappa della via Francigena. Il centro storico, perfettamente conservato, è chiuso da possenti mura tardo rinascimentali.

Le scalinate e gli acciottolati di Bolano
Arroccato in posizione strategica su un colle alla confluenza del fiume Vara con il Magra, Bolano regala splendidi panorami sulla Val di Vara e la Lunigiana spezzina.
Qui il silenzio è sovrano e la natura è la vera protagonista: una location ideale, quindi, per percorrere i numerosi sentieri che attraversano i boschi e le valli del territorio.
Il centro storico ha mantenuto l’antico aspetto di borgo fortificato medievale, caratterizzato da numerose scalinate e stradine di ciottoli, adornate da ricchi portali sovrastati da stemmi nobiliari.
Dai vitigni delle colline terrazzate di Bolano si ricava una pregiata produzione vinicola con i suoi apprezzati Sciacchetrà e Vermentino dei Colli di Luni DOC.
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