FICO, il parco da gustare: cibo e divertimento a Bologna

Il grande parco tematico racconta l’eccellenza del cibo Italiano: un’esperienza multisensoriale che si snoda tra 20 attrazioni, 7 aree a tema, 26 ristoranti, 60 esperienze culinarie.

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FICO Eataly World, il grande parco tematico di Bologna dedicato al cibo italiano, dopo il restyling dello scorso anno mostra dati e numeri da experience park: rispetto al primo format, nel Parco è aumentata la permanenza media (da 1,5 a 5 ore) e raddoppiata la spesa media per visitatore che passa dai 15 euro del 2020 a oltre 35 euro a persona nel 2022, con un incremento di visitatori del +30% sullo stesso periodo del 2021, di cui il 60% effettuato tramite biglietti online.

Molti cambiamenti nel nuovo format

Sono molti i cambiamenti che hanno caratterizzato la rinascita di FICO, che ha riaperto i battenti nell’estate 2021: il Parco è stato riprogettato per mettere al centro l’esperienza delle persone, con grande attenzione ai bambini e alle famiglie.

Sono state realizzate 20 attrazioni, tra padiglioni multimediali, giostre, scivoli e pannelli interattivi, costruite 7 aree a tema dedicate a salumi e formaggi, pasta, gioco e divertimento, vino, olio e dolci, rese vive le Fabbriche con proiezioni e show multimediali, creata una Fattoria degli animali all’ingresso, attivati i tour gratuiti per chi vuole gustare fino in fondo le bellezze di Fico.

Padiglioni scientifici e spazi verdi

Esperienze olfattive e padiglioni scientifici sono protagonisti nelle giostre multimediali dedicate a terra, fuoco, mare, animali e bottiglia, mentre gli ampi spazi verdi del Parco (tra cui il vigneto, l’uliveto e il frutteto) durante la bella stagione permettono di unire gusto e divertimento al piacere di rilassarsi sotto gli alberi e circondati dalla natura.

Il cibo è protagonista

Il cibo è ovviamente protagonista assoluto: nei 26 ristoranti e street food (a base di pasta, carne, pizza, pesce, salumi, mortadella, formaggi, patate, tartufo) si può esplorare il meglio delle specialità enogastronomiche da tutta Italia, dal prosciutto San Daniele agli arrosticini abruzzesi, dalla piadina romagnola all’alta pasticceria siciliana, passando per i confetti di Sulmona e più di 100 tipi di vino.

“FICO è il primo food park a livello mondiale, che fa vivere l’esperienza del cibo dalle origini al piatto in tavola” racconta Stefano Cigarini, amministratore delegato di FICO Eataly World “stimolando tutti i 5 sensi e coniugando passione per i sapori e divertimento, insomma regalando una giornata speciale a chi ama gustare il buon cibo ed i piaceri della vita”.

Il regno dei più piccoli

I bambini che trascorrono una giornata a FICO possono attraversare una forma di formaggio alta 6 metri, cavalcare un cannolo siciliano, nutrire mucche nella fattoria, farsi un selfie davanti al fico più grande del mondo, impastare una pizza o salire a bordo di una giostra contadina, navigare tra i mari italiani senza lasciare terra, misurare la propria altezza in maiali e galline invece che in metri e centimetri e scoprire la magia della casa delle bolle. Tutto questo mentre gli adulti fanno felice il palato, scoprono sapori speciali con i tour degustazione e imparano a stendere la pasta per preparare dei tortellini fatti in casa.

Made in Italy e sostenibilità

All’interno di FICO, è rappresentato il meglio della cultura italiana del cibo attraverso 60 operatori della filiera agroalimentare presenti, inclusi i grandi consorzi come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Consorzio del Prosciutto di San Daniele, Consorzio Mortadella Bologna IGP, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Consorzio Carne Razza Maremmana Bio e Italia Zuccheri.

La Strada del Vino

Grande attenzione inoltre alla sostenibilità del Parco, che si attua nel progetto Metro-0 (il cibo prodotto al suo interno viene infatti distribuito e servito da tutti i ristoranti e gli operatori presenti a FICO, garantendo una filiera cortissima), nei 55.000 mq di impianto fotovoltaico (uno dei più grandi d’Europa) che garantiscono oltre il 50% dell’energia utilizzata per il fabbisogno del parco, nell’impianto di teleriscaldamento che utilizza l’inceneritore di Bologna e nei materiali compostabili (come le stoviglie) e riciclabili che abbondano nel parco.

Un modello energetico virtuoso

In particolare, il modello energetico virtuoso di FICO permette ai ristoratori del parco (consorzi di tutela, fabbriche alimentari, ristoranti e street food) di beneficiare di spazi e attrezzature senza pagare un canone di locazione fisso e senza dover pagare bollette per luce e gas. Un vantaggio competitivo unico nel suo genere, a dimostrazione che una strategia sostenibile come quella adottata da FICO possa generare benefici collettivi, soprattutto in momenti di crisi.

 

www.fico.it

Lamberto Mazzotti