L’Alta Ciociaria dà il suo nome a un progetto selezionato e finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito di un bando di inizio 2021: lo realizza l’omonima Associazione composta da oltre 40 associati, tra cui, oltra a soggetti privati, anche 13 comuni: Acuto, Alatri, Anagni, Ceccano, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Fumone, Paliano, Piglio, Serrone, Trivigliano e Veroli.
Gli obiettivi del Progetto
Il Progetto vuole valorizzare, comunicare e promuovere l’esperienza culturale e artistica (mura ciclopiche, abbazie, cammini storici), naturalistica (percorsi nella natura), salutistica (servizi per il recupero psico-fisico, terme, spa), sportiva (golf, ciclismo, trekking, nordic walking, sport estremi), enogastronomica (specialità e produzioni locali), favorendo l’inclusione (pari opportunità, dignità e non discriminazione).
Il Progetto offre, per quest’ampia gamma di valori turistici, una doppia possibilità di fruizione, anche compatibile con una fase post pandemica di ritorno alla normalità: una opzione “dinamica”, in quanto collegata a una mobilità sportiva (e-biking e trekking) adeguatamente organizzata e una fruizione più “rilassante”, assecondata da una mobilità “servita” e corredata di servizi finalizzati a relax e salute.
L’invito per un press tour ha rappresentato un’anteprima della proposta turistica del Progetto Alta Ciociaria, le cui fasi attuative prevedono anche la partecipazione a fiere ed eventi del comparto nel 2023.
Fiuggi, acqua termale e… tanto altro
La perla del comprensorio è Fiuggi, conosciuta da secoli come famosa stazione termale, per la qualità delle sue acque terapeutiche; attualmente la città frusinate ha migliorato la propria offerta con proposte wellness, abbinate a percorsi naturalistici, percorribili a piedi o in bici e fruibili da tutti.
La proposta bike propone escursioni alla riserva naturale del Lago di Canterno (bird watching) o il caratteristico percorso ciclo-pedonale dello storico trenino Roma-Fiuggi. L’offerta turistica di Fiuggi comprende anche uno dei più antichi Golf Club di Italia, fondato nel 1928.
Vicoli ricchi di Street Art
A pochi km da Fiuggi Fonte, dove si concentrano i due complessi termali e le strutture alberghiere, si eleva il caratteristico borgo di Fiuggi Città, ricco di vicoli, piazzette, stradine e di opere di Street Art d’autore, sulle facciate delle antiche case.
All’interno del nucleo medioevale, si dipana un percorso magico, che inizia con la raffigurazione del Guerriero Ernico descritto da Virgilio nell’Eneide, per proseguire con un’ironica rappresentazione dello schiaffo di Anagni (Bonifacio VIII) realizzata nel 2021 da Mau Pall, l’artista noto per aver realizzato il simpatico ritratto di Papa Francesco ”Superman” a Roma.
Dopo questa lezione di arte di strada, è d’obbligo una sosta ristoratrice in una taverna o trattoria tipica, dove è possibile gustare formaggi, salumi, piatti di verdure, carni, tra cui abbacchio, porchetta e selvaggina, con tutta la tradizione dei vini del Cesanese.
Anagni, la culla di quattro Papi
Il nostro tour prosegue per Anagni, “la città dei Papi” con la celebre Cattedrale di S. Maria Assunta, che per la bellezza degli affreschi della sua cripta, è chiamata “La Cappella Sistina del Medioevo”.
Oltre al museo, ricco di reperti, reliquie e manoscritti dei quattro papi di Anagni, l’interno della Cattedrale ospita una ricca pavimentazione cosmatesca e la duecentesca Cappella Caetani, la famiglia di Bonifacio VIII.
La Cripta di San Magno è un autentico gioiello con i magnifici affreschi del ‘200 di tre distinte scuole pittoriche, che narrano la nascita del mondo, le storie della Bibbia, del protettore San Magno e i quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco, che corrispondono ai nostri organi interni e ai liquidi che devono essere in equilibrio per il nostro benessere, naturalmente con l’aggiunta dell’essenza, ovvero l’anima.
Anagni possiede anche altre particolarità, come il Palazzo di Bonifacio VIII, teatro dei dissidi tra il principe Sciarra Colonna, il re di Francia, Filippo il Bello e il Papa, che dovette subire l’affronto del celebre schiaffo di Anagni.
La magnifica farmacia di Trisulti
Immersa nella natura incontaminata dell’Alta Ciociaria, troviamo la Certosa di Trisulti, donata da papa Innocenzo III ai Certosini, ai quali subentrarono dal 1947 i Cistercensi. È raggiungibile anche a piedi, con il Sentiero dei Santi, che parte dalle Grotte di Collepardo, con un dislivello di 300 metri.
Il cuore della Certosa è rappresentato dall’antica farmacia settecentesca con arredi, vetrine, vasi da farmacia, scatole con erbe e vasetti con medicamenti, all’interno di locali finemente decorati con soggetti naturali.
Trisulti era un punto di riferimento importante perché i monaci certosini accoglievano le persone che necessitavano di cure mediche, le visitavano, preparando poi i rimedi naturali con erbe officinali, prodotte nel loro ampio Giardino dei Semplici.
I medicamenti non dovevano essere pagati, ma poteva essere fatta una semplice donazione, non obbligatoria, ma gradita, soprattutto se si trattava di cibo, così da integrare la produzione interna di cibo.
Nella grande corte si affaccia la Chiesa di S. Bartolomeo, con la navata divisa in due parti da un’iconostasi. Accanto alla chiesa, l’alloggio dei monaci, con il grande refettorio e le stanze che si affacciano sul chiostro, mentre fuori c’è il laghetto per la pesca e gli orti coltivati.
Fumone a difesa del Frusinate
L’ultima tappa del nostro viaggio è Fumone e il suo castello, prigione di Celestino V. Grazie alla sua posizione strategica, fin dall’antichità Fumone assunse un’importante funzione di controllo del territorio, specialmente nel periodo medioevale: infatti fu usato per oltre 500 anni (XI-XVI secolo) come punto di avvistamento. Le fumate che venivano prodotte dall’alta torre comunicavano la presenza di truppe nemiche sulla via Casilina e avvertivano la popolazione di trovare rifugio.
L’episodio più importante della vita cittadina avvenne nel 1295 quando venne fatto prigioniero nel castello il papa Celestino V (Pietro da Morrone): dopo una prigionia durata dieci mesi, morì a Fumone il 19 maggio del 1296.
Il castello conserva nel museo interessanti reperti archeologici e comprende anche un grande giardino pensile, realizzato dalla famiglia Longhi nel Seicento. Il giardino sospeso, ricavato dall’unificazione dei camminamenti di ronda, dei fossati e dei quattro torrioni interni, è uno dei rari esempi nel suo genere in Europa, ed è tipico dell’arte del giardino classico all’italiana.
Al termine del nostro viaggio, l’Alta Ciociaria si impone all’attenzione come una meta ricca di valori: dalla natura incontaminata alle vestigia storiche, dall’offerta multiforme di benessere alle tradizioni gastronomiche e folcloristiche. Il risultato è un paniere tutto da scoprire e… da godere con calma e intelligenza.
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