Modigliana (FC) ospita dal 7 al 9 settembre 2019 la terza edizione di “Stella dell’Appennino” l’evento di presentazione dei vini prodotti in questo angolo di Romagna.
La conquista della Menzione Geografica Aggiuntiva Modigliana, per gli esperti MGA, è diventata il simbolo della diversità di questo territorio appenninico: un terroir inedito e sorprendente, nascosto tra i fitti boschi che ricoprono queste montagne di marne e arenarie.
I vini della cantine modiglianesi
La formula dell’evento è la stessa che ha decretato il successo delle passate edizioni: il sabato presentazione del territorio e una cena firmata da un grande cuoco italiano che accompagna i vini delle cantine modiglianesi; la domenica mattina una degustazione condotta da un giornalista di fama internazionale e banchi d’assaggio il pomeriggio per dare modo a tutti gli appassionati di assaggiare i vini Romagna Sangiovese Modigliana 2018 e la Riserva 2016. In entrambe le giornate visite guidate del territorio accompagnati dal forestale Alessandro Liverani e Francesco Bordini, agronomo e wine maker. Infine, il lunedì sarà dedicato ai ristoratori.
A realizzare la cena del 7 ci sarà Cristiano Tomei, cuoco viareggino che lavora a Lucca nel suo ristorante “L’imbuto” (una Stella Michelin. Introduce la cena il giornalista Camillo Langone. A condurre la degustazione, dedicata ai vini della montagna, sarà invece Walter Speller, firma autorevole del giornalismo anglosassone, corrispondente per l’Italia di Jancis Robinson, la più importante giornalista del vino nel mondo.
L’identità del Territorio
«È un lavoro di livello altissimo quello portato avanti dalla nostra associazione, mai affrontato in questo modo in regione. Modigliana ha costruito un racconto nuovo, fortemente territoriale, che parte dai valori dell’identità e propone una qualità senza compromessi, un racconto che ci sta regalando tante soddisfazioni». A parlare è Renzo Maria Morresi, presidente dell’associazione Culturale “Modigliana, stella dell’Appennino”, che riunisce gli 11 produttori di questo piccolo comune dell’Appennino, tutti ovviamente presenti all’evento: Agrintesa, Balia di Zola, Casetta dei Frati, Castelluccio, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Mutiliana, Il Pratello, Il Teatro, Torre San Martino, Villa Papiano.
«Arrivare quassù è un’esperienza fondamentale, si tocca con mano la diversità dei suoli e si camminano vigne immerse nei boschi. Lo stile dei vini, fine ed elegante, è figlio di un ambiente unico, lontanissimo dalle colline di argille che guardano la via Emilia. Siamo Romagna, ma siamo diversi, come lo è l’Etna rispetto alla Sicilia. Su questa diversità abbiamo costruito un racconto nuovo, finalmente territoriale. È una rivoluzione per la Romagna». Lo dice Giorgio Melandri, noto divulgatore ed esperto della regione che ha messo le sue competenze al servizio di questo territorio e che firma oggi anche una produzione di Sangiovese che esce sul mercato con il marchio Mutiliana.
INFO: 335 1358688
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