Simone Dalla Valle è un uomo pragmatico, che “guarda e vede oltre”. Dal 2017 è presidente dell’O.P. Eurocirce, una cooperativa agricola con sede a Terracina, in provincia di Latina. Classe 1981, da sempre è stato vicino alle tematiche agricole, in particolare a quelle dell’associazionismo, avendo ereditato dalla famiglia la passione, i valori e… i sacrifici che questa attività comporta. Eurocirce si trova nell’Agro Pontino, ai confini con il Parco Nazionale del Circeo: un ampio comprensorio da sempre vocato all’agricoltura. Qui i fattori pedo-climatici garantiscono condizioni ideali per la produzione di verdura e frutta di alta qualità.
Nel 2020 Eurocirce ha sviluppato un fatturato superiore ai 25 milioni di euro, con 37 mila tonnellate di ortofrutta conferita da 100 soci su una superficie complessiva di 400 ettari. Simone Dalla Valle ci descrive come questa importante struttura ortofrutticola è nata, cresciuta e quali sono gli obiettivi dell’immediato futuro.
Presidente Dalla Valle, com’è nata Eurocirce?
Dobbiamo tornare indietro nel 1979, quando il consorzio Eurocirce raggruppò sei cooperative, realtà agricole situate nei comuni di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina, con l’obiettivo di unire le forze per commercializzare i loro prodotti. Il consorzio cresceva e si pensò di costruire nuovi spazi per la raccolta, il confezionamento, la logistica e l’amministrazione. Nel 2007 Eurocirce si insediò nei nuovi stabilimenti di Terracina. I produttori agricoli avevano compreso che, aggregandosi, avrebbero potuto ottenere importanti sinergie operative e, di conseguenza, operare con maggiori probabilità di successo nel mercato globale. In tutti questi anni, però, Eurocirce ha sempre mantenuto un occhio vigile, o meglio un severo controllo, sull’alto livello qualitativo della frutta e verdura coltivate dalla base sociale. L’intera produzione, infatti, viene raccolta e subito portata nello stabilimento, dove viene selezionata, confezionata e spedita quotidianamente, per giungere nelle migliori condizioni di freschezza nei negozi e supermercati.
Cosa rappresenta oggi Eurocirce?
Oggi Eurocirce può contare su 100 soci, tutti produttori agricoli, che coltivano complessivamente una superficie di 400 ettari. Gran parte della produzione ortofrutticola (circa il 60 per cento) viene coltivata in serra. Dobbiamo sottolineare che abbiamo investito molto per ottimizzare le produzioni con la dotazione degli impianti tecnologici più moderni e all’avanguardia. Possiamo contare poi su oltre 20 mila metri quadrati di superficie coperta, con 200 dipendenti e collaboratori, per la lavorazione e lo stoccaggio dei prodotti freschi, che ogni giorno inviamo sui mercati generali e alla GDO.
Cosa assicurate ai vostri consumatori finali?
Eurocirce è impegnata a garantire che ogni giorno giungano prodotti di ottima qualità sulle tavole dei consumatori. L’attenzione della nostra intera filiera verso le esigenze e le aspettative della clientela e dei consumatori finali è massima. Per questo effettuiamo audit interni ed esterni a intervalli regolari e a sorpresa per verificare la piena conformità dei prodotti, della filiera di lavorazione, degli imballaggi, del personale, in definitiva dell’intero processo produttivo.
Dove vengono commercializzati i vostri prodotti?
Eurocirce commercializza la propria produzione in tutta Italia, in particolare nei mercati del Centro e del Nord Italia. Inoltre inviamo partite di ortofrutta sui principali mercati europei, tra cui Germania, Francia, Polonia e Paesi nordici.
E sul livello qualitativo dei vostri prodotti?
Eurocirce è riconosciuta come Organizzazione di Produttori ai sensi del reg. CEE 123/2007. L’obiettivo che perseguiamo ogni giorno e per il quale ci adoperiamo costantemente è garantire al consumatore finale un prodotto sano e di ottima qualità e siamo convinti che, avvalendoci della nostra esperienza, della ricerca e dello sviluppo di soluzioni legate ai nostri processi produttivi, coadiuvati dalla tecnologia, possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Senza contare che il passaparola legato all’alta qualità della produzione ortofrutticola di Eurocirce è stato finora il nostro miglior biglietto da visita e il messaggio pubblicitario più efficace.
Come è organizzata e su quali referenze può contare la vostra filiera di produzione?
Eurocirce dispone delle certificazioni BRC, GLOBAL, GAP, GRASP, IFS. Possiamo fornire alla GDO la nostra ortofrutta fresca, oltre a offrire prodotti in vassoio.
I nostri produttori conferiscono una quarantina di referenze tra frutta e verdura. Quelle maggiormente coltivate sono le zucchine, i fiori di zucca, le angurie, le carote, i cavoli rapa, i cetrioli, i fagiolini, le melanzane, i pomodori, i ravanelli bianchi lunghi e i peperoni.
Quali sono le prospettive di Eurocirce ?
Il fatturato nel 2020 è stato soddisfacente, avendo sviluppato un fatturato di oltre 25 milioni di euro. Siamo dispiaciuti però per la rimuneratività ancora troppo bassa delle nostre produzioni, minacciate peraltro anche dalla dura concorrenza spagnola, favorita dall’anticipo dei loro tempi di maturazione per “invadere” i mercati italiano e internazionale. In ogni caso, noi continuiamo a nutrire grande fiducia nel nostro lavoro: ne sono prova tangibile i continui investimenti che insistiamo imperterriti a fare nelle nostre aziende agricole, puntando sulla qualità delle produzioni e sul biologico.
Per ultima, la domanda più intrigante. Dall’incalzante globalizzazione agronomica avete potuto cogliere qualche novità vegetale da coltivare nell’Agro Pontino e proporre al mercato? So che siete molto attenti sul fronte delle innovazioni merceologiche.
In effetti sul fronte della ricerca agronomica siamo molto impegnati a individuare nuove specie o varietà da testare e proporre, in caso positivo, al mercato. Proprio in questi mesi, stiamo vivendo un momento di grande fervore sperimentale e, pur essendo obbligato a mantenere una certo riserbo, qualche primizia mi sento “obbligato” a fornirla.
La prima novità è la Radice di Prezzemolo: quasi sconosciuta in Italia, Eurocirce detiene il monopolio nazionale della sua produzione (l’unico altro paese produttore è il Portogallo) e la esporta con successo in Polonia, Romania e altri paesi dell’Est.
Rigonfie e carnose, le radici del prezzemolo ricordano nell’aspetto una carota bianca o una pastinaca, ma il loro sapore è molto più elegante e raffinato, tendente quasi alla nocciola, tanto da farne un ingrediente prezioso in cucina.
Il secondo prodotto è la Barbabietola Rossa. Molto apprezzata in Centro Italia e nei paesi del nord Europa, questo tubero possiede molteplici proprietà nutrizionali e fitoterapiche. La sua povertà di calorie e l’opposta ricchezza di sali minerali (ferro, calcio, potassio, fosforo e sodio) e vitamine del gruppo B e C ne esaltano le proprietà depurative, remineralizzanti e digestive.
L’ultima novità è rappresentata dal Pak-Choi o Cavolo Cinese: una interessante varietà di brassicacea, diffusa in Estremo Oriente.
Questo super alimento di origine orientale è caratterizzato dal sapore delicato e lievemente amarognolo con un profumo piacevole. Presenta foglie carnose e croccanti, che ricordano quelle delle bietole, e gambi allungati, simili al sedano.
Dal punto di vista nutrizionale si contraddistingue per l’alta concentrazione di vitamine del gruppo A e C, dal buon contenuto di sali minerali, come calcio e fosforo, fibre e proteine, senza dimenticare che il pak-choi è un alimento ipocalorico dal notevole potere antinfiammatorio.
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