L’Accademia della Cucina Italiana – Delegazione di Carpi e Correggio – organizza mercoledì 25 settembre (ore 20.30) presso l’Osteria del Filosso di Correggio (RE) l’annuale Conviviale dedicata ai Prosciutti DOP italiani.
Relatore della serata è il dott. Alberto Bondanini Dallari, consultore accademico e operatore del settore, con una relazione dal titolo: “Prosciutto di Parma, Modena, San Daniele, Toscano, Veneto: caratteristiche e degustazione”.
Nel corso della serata vengono assaggiate queste cinque tipologie di cosce stagionate in una originale quanto gustosa verticale di gusti e sapori diversi, pur nella stessa tipologia di salume crudo.
Il Menù della Conviviale prevede:
Antipasto
Degustazione verticale di 5 tipologie di prosciutti crudi italiani DOP (Parma, Modena, San Daniele, Toscano e Veneto), accompagnati da una serie di confetture, mostarde artigianali e meloni a marchio “I frutti del Conte Guarienti” di Gualtieri (RE)
Primo Piatto
Risotto Carnaroli con Crudo e pere William
Secondo piatto
Coniglio alla Cacciatora
Verdure al Forno
Dessert
Ciocco Primus con crema Chantilly e kiwi
Vini
Spergola Brut – Cantina Emilia Wine
Spumante Rosso – Cantina Emilia Wine
Il pane è il PRIMUS dell’Antico Forno di Carpi
Alla presenza delle autorità locali, tra cui il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, viene consegnato il prestigioso premio “Dino Villani” a Sandro Santolin dell’Antico Forno di Carpi per la creazione e il grande successo della linea di pane ad alto contenuto proteico PRIMUS, prodotti alimentari “rivoluzionari” frutto di un sapiente mix di cereali e legumi con fermentazioni primordiali, creati per il benessere dell’uomo e dell’ambiente.
“Quella odierna – rileva Pier Paolo Veroni, delegato di Carpi e Correggio e coordinatore territoriale dell’Emilia per l’Accademia Italiana della Cucina – è una conviviale di grande importanza per il territorio emiliano, e non solo, dal momento che vede protagonista un’eccellenza del paniere agro-alimentare italiano, quale il prosciutto crudo. Abbiamo notizia di questa produzione fin dall’epoca etrusca e poi via via nel corso dei secoli fino al successo globale delle nostre migliori cosce nel mondo. Proprio stasera abbiamo selezionato e presentato 5 campioni provenienti dai territori più vocati per questa produzione tradizionale di alta qualità”.
“Siamo nel cuore della Food Valley, terra di tradizione zootecnica e arte norcina, – conclude Veroni – e, a tal proposito, riporto un’antica cronaca a conferma della grande vocazione del comprensorio circostante: nel corso del X secolo nella grande selva di pianura di Migliarina di Carpi, pascolavano oltre 4.000 porci, di cui 400 andavano direttamente alla proprietà, il convento di Santa Giulia di Brescia, come decima porcorum: indubbiamente un grande lusso alimentare in tempi di magra come l’Alto Medioevo”.
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